La Primavera Araba

Quando la “primavera araba”, un’ondata di manifestazioni pro-democrazia iniziata in Tunisia alla fine del 2010 e diffusasi in Libia ed in Egitto, raggiunge la Siria nel marzo 2011, le persone provenienti da diversi background religiosi ed etnici (musulmani e non musulmani; arabi, curdi, turcomanni) si radunano per opporsi al regime di Bashar al-Assad.
Le proteste sono il risultato di problemi socio economici e politici che si trascinano da anni.
La siccità del 2007-2010, gli alti tassi di disoccupazione, l’inflazione, la disparità di reddito e il calo delle risorse petrolifere hanno portato ad una profonda insofferenza del popolo.
Inoltre, la repressione politica dura e arbitraria di Bashar al-Assad inizia a far crollare la facciata di “riformatore” che lo stesso cercava di tenere in piedi da anni.


La Guerra Siriana

Nonostante l’iniziale unità degli oppositori, presto la situazione si complica trasformandosi in una cruenta guerra tra diverse fazioni (regime, “free syrian army” a loro volta divisi in vari gruppi, e Isis).
Bashar al-Assad gode del sostegno finanziario e militare di Iran, dell’organizzazione libanese Hezbollah e della Russia.
Il suo obiettivo è identificare il suo regime non come un altro autoritario governo la cui popolarità è in declino, ma piuttosto come uno stato sciita trincerato nella regione contro gli stati sunniti confinanti, come l’Arabia Saudita, Giordania e Turchia.
Più info: BBC report  Origini della guerra  Syria Live Map